Rivista letteraria online

giovedì 8 settembre 2011

Rabbia. Una biografia orale di Buster Casey

2007, ed. Mondadori.

Un paesino sperduto che si regge solo sulle sue stanche tradizioni e un ragazzo ribelle, desideroso di vita vera al punto da cominciare a collezionare punture e morsi di animali. Come sempre Chuck Palahniuk cerca di catturare l'interesse del suo lettore sin dall'inizio del romanzo e immancabilmente ci riesce: presupposti surreali e una scrittura incalzante lo aiutano nel suo intento.


Ambientata in un futuro che strizza l'occhio alla fantascienza, la trama non è che un espediente per sfoggiare il lucido nichilismo dell'autore: i personaggi si muovono in un mondo in cui notturni e diurni sono segregati temporalmente nella stessa città, sono tutti dotati di porte simili a USB dietro al collo per poter vivere esperienze preconfezionate e per sfuggire alla loro banalità si rifugiano nel party crashing, cioè usano le strade della città come un enorme autoscontro. In un calderone in cui fondono situazioni così paradossali da sembrare ovvie, spicca la figura di Buster Casey; la sua collezione di morsi e punture lo rende portatore di rabbia, che lui consapevolmente diffonde in maniera endemica in una società talmente priva di stimoli e di valori da accogliere il contagio a braccia aperte, per sfuggire definitivamente da sè stessa.

Più che la trama, caotica e a tratti delirante, affascina la scelta di raccontare la storia attraverso brevi testimonianze dei personaggi che ruotano intorno a Buster Casey, che non prende mai direttamente la parola: ciò consente a Palahniuk di sperimentare differenti registri linguistici, di far vedere la stessa storia sotto occhi via via diversi e, sopratutto, di poter regolare a suo piacimento il ritmo della narrazione; il risultato è un libro che sembra volti da solo le pagine, anche grazie allo stile asciutto ma allo stesso tempo ricercato.

Siamo sicuramente lontani dalle vette di genialità raggiunte da Soffocare e Fight club, ma il romanzo rimane nella scia della produzione dell'autore, che si fa ancora una volta apprezzare per il suo approccio disincantato e originale alla realtà.

Voto: 7

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