Rivista letteraria online

lunedì 17 ottobre 2011

I cani e i lupi

2008, ed. Adelphi

Ambientato a Kiev, una città spezzata in due da differenze sociali profonde, il romanzo dà uno spaccato storico della condizione degli ebrei a inizio novecento: emarginati nella 'città bassa' sconvolta dai pogrom, dove i più tenaci, nonostante l'umiltà della loro condizione, si ingegnano per guadagnare qualche soldo acquistando e rivendendo ogni genere di cose, proprio come il padre della piccola Ada.

Un sogno forse, quello che la bambina coltiva dentro di sè dal giorno in cui incontra Harry, figlio di una famiglia di ebrei arricchiti, combattuto tra attrazione e repulsione verso la giovane parente, subito però pronto a dimenticarla. Tuttavia il destino li farà rincontrare in Francia, un nuovo inizio e un'eterna certezza, per Ada, che l'amore assoluto e viscerale non è fatto per spegnersi, ma solo per annullarsi nell'amato: qualunque prezzo, qualunque sforzo varranno anche solo un momento di felicità insieme. La protagonista sa che la solidarietà di un popolo oppresso crea un legame che scorre nel sangue di entrambi, non importa quanto lontani, non importa quanto diversi: lui verrà richiamato alla sua natura dal turbamento stesso che Ada sola sa suscitare in lui, quello che prova un "cagnolino, ben nutrito e curato, che sente nella foresta l'ululato famelico dei lupi, i suoi fratelli selvaggi".

Voto: 9

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